
Introduzione
Dopo aver passato la mia adolescenza a essere vittima di bullismo e a sentirmi inadeguato, ho deciso di smettere di ascoltare tutte le altre voci e ascoltare la mia. Volevo inseguire qualcosa che nessuno avrebbe pensato fosse possibile: essere il Beast Tamer più giovane e leggero del mondo. Ciò significava che avrei dovuto eseguire un rigoroso overhead press a un braccio, un pistol squat e un tactical pullup partendo dalla posizione di dead hang con il kettlebell da 48kg (106 libbre) a 20 anni e a un peso corporeo di 65kg (142,5 libbre). Inoltre, volevo superare tutti i requisiti della certificazione di istruttore di kettlebell SFG I. Questo era già molto, ma la sfida più grande era che i test sarebbero stati tra meno di un mese.
Pazzo? Assolutamente.
Impossibile? Assolutamente no.
Stato Attuale
A quel punto, ero stato in grado di fare il pullup con il 44kg e potevo eseguire il pistol e il press con il 40kg. Non ero preoccupato di riuscire a eseguire il pullup. Tuttavia, il press sarebbe stato sicuramente il più impegnativa a causa delle mie dimensioni. Ero anche preoccupato per il pistol, a causa della mia relativa inesperienza con il movimento (avevo iniziato a esercitarmi con il pistol solo un mese prima di decidere di intraprendere la sfida). Tra i lati positivi, ero in grado di eseguire lo snatch test con il 28kg (il mio peso da test è il 20 kg) e non ho avuto problemi con la tecnica e i pesi richiesti per i movimenti di base. Tutto ciò significava che dovevo mantenere il mio condizionamento e la mia tecnica per i test SFG e creare un piano che mi avrebbe permesso di arrivare a una fase di taper delle tre potenti alzate senza esaurirmi.
Pianificazione e Strategia
Sapevo che questo era un obiettivo straordinario e che avrei avuto bisogno dell’aiuto di un uomo straordinario. Ho camminato fino al mio vecchio liceo e ho incontrato Mr. Cole Summers (StrongFirst Certified Master Instructor ad honorem), l’uomo che mi ha insegnato tutto ciò che sapevo sulla forza e sul condizionamento. Dopo una decisa stretta di mano, ci siamo messi subito a lavoro.
Abbiamo deciso che il modo migliore per fare ciò che avevo in mente era allenare le alzate tre volte a settimana, aumentando gradualmente il carico e diminuendo le ripetizioni e le serie ogni settimana. A giorni alterni, praticavo i tre movimenti senza carico, oltre a fare un condizionamento da leggero a moderato per mantenere il mio snatch test e continuare anche a praticare i requisiti della tecnica del kettlebell. Nota che ho usato la parola “pratica”. Ciò voleva dire carico leggero o nessun carico. L’obiettivo non era stancarsi, ma costruire forza mantenendo ciò che era richiesto per l’SFG.
Ora, ogni alzata per la Beast Tamer Challenge si basa su un principio: una singola esplosione di potenza. Ciò ha reso il tapering per simulare le condizioni di test la strategia migliore. I giorni di allenamento consistevano in basse ripetizioni e lunghi periodi di riposo tra le serie. Avevo bisogno di essere fresco prima di ogni alzata per massimizzare la mia produzione di energia. Per focalizzare ancora di più lo sforzo e l’allenamento, dopo la seconda settimana abbiamo deciso di allenare solo un braccio per il press e una gamba per il pistol. Dopo alcune discussioni, la fase di taper ha seguito questo schema per tutte e tre le alzate:

Ci sono alcune cose importanti da notare su questo taper. Innanzitutto, nota che ogni settimana inizia con una “riduzione e risalita” di ripetizioni, serie e/o pesi. Ho pensato che sarebbe stato insostenibile da un punto di vista fisico e mentale fare un continuo aumento di serie, ripetizioni e pesi senza essere esauriti dallo stress, soprattutto in un lasso di tempo così breve. La mia precedente esperienza d’allenamento mi ha condizionato a “ondulare il carico” durante la settimana con una giornata d’allenamento leggera, una media e una dura. A questo punto, non sarebbe saggio provare a riscrivere il libro. In questo senso, abbiamo programmato che la mia giornata d’allenamento dura combaciasse con il sabato, lo stesso giorno della settimana in cui si sarebbe svolta la sfida. In secondo luogo, nota che il mio peso durante l’allenamento è diminuito drasticamente durante la settimana del test. Questo per consentire al mio corpo e alla mia mente di riposare adeguatamente prima di tentare la sfida, pur permettendomi di allenarmi. Infine, nota che non ho mai toccato un kettlebell da 48kg in nessun momento del mio allenamento. L’ultima cosa che volevo era usare il kettlebell da 48kg in allenamento e non riuscire a completare alcuna alzata. Ciò sarebbe stato dannoso per l’aspetto psicologico dell’alzata. Tuttavia, ho usato i 48kg durante le mie sessioni di shadow lifting. Cos’è lo shadow lifting? Sono contento che tu l’abbia chiesto.
La Mia Arma Segreta: Lo Shadow Lifting
Qualche anno fa, ho letto “Psych” del Dr. Judd Biasiotto e mi ha insegnato molto su quanto la psicologia influenzi le proprie alzate. Nella mia personale esperienza di atleta di arti marziali miste, l’esito del combattimento raramente si basa sulle dimensioni, ma sulla propria abilità tecnica e, cosa più importante, sulla propria mentalità. Anche Mr. Summers era un grande sostenitore di ciò, quindi ho deciso che lo shadow lifting mi avrebbe dato un vantaggio.
Lo shadow lifting segue gli stessi principi della shadow boxing: combatti contro un avversario senza avere un avversario. Nel mio caso, il combattimento era l’alzata e il mio avversario era la Beast. Ciò significava la visualizzazione e l’esecuzione di tutti i movimenti senza il peso. Ad esempio, chiudevo gli occhi, quindi mi preparavo fisicamente per un clean e un overhead press. Settavo la mia distanza dal kettlebell immaginario da 48kg, caricavo le anche, quindi tramite il clean lo portavo nella posizione di rack. Quindi, in piena tensione, combattevo contro il Beast inesistente fino a quando il mio braccio non si trovava nella posizione di lockout totale sopra la testa con una forte espirazione. Avrei ripetuto ciò più volte con ogni alzata durante il giorno e durante le giornate in cui non eseguivo le alzate. Fatto correttamente, suderai.
Ho anche usato Lo shadow lifting per integrare la meditazione. Prima di ogni alzata con carico, mi sedevo sulle ginocchia e facevo dieci respiri. Lo scopo dei primi sette respiri era di liberare la mia mente da ogni distrazione e calmare i miei nervi. Gli ultimi tre respiri erano dedicati a visualizzare l’energia che scorreva attraverso il mio corpo fino a quando non riusciva a malapena a essere contenuta. Il modo migliore per descriverlo è immaginare di innescare un’esplosione nel proprio corpo senza dare all’energia una via di fuga se non attraverso l’alzata che si sta per eseguire.
Essendo un perfezionista come la maggior parte degli atleti, ho deciso di fare qualche passo in più. Per assicurarmi che la mia mente e il mio corpo fossero assolutamente pronti per la sfida, ho simulato le condizioni di prova per l’intero mese. Ciò significava che in ogni sessione d’allenamento avrei indossato le stesse scarpe e gli stessi vestiti (li ho lavati ripetutamente, aggiungerei) e avrei usato la stessa cintura con catena per il pullup. Ho sempre allenato per primo il press, per secondo il pistol e per terzo il pullup, permettendomi di passare dalla mia alzata più impegnativa alla meno impegnativa. Ogni giorno della settimana aveva pasti specifici in orari specifici in modo che il mio corpo sapesse cosa aspettarsi nella settimana della sfida. Ho guardato le immagini del Dome di Chicago dove si sarebbe svolta la sfida e mi sono visualizzato lì con tutti che guardavano durante le sessioni di pratica e allenamento. Ripetevo costantemente nella mia testa le parole press, pistol, pullup. La chiave era essere rigorosi, disciplinati e coerenti. In quelle quattro settimane, mi ero condizionato a conoscere il mio avversario dentro e fuori in modo che quando fosse arrivato il momento, sarei stato pronto.
Domare la Bestia
Sarò onesto, è stato decisamente snervante sapere che Jon Engum, Brett Jones e Fabio Zonin, StrongFirst Certified Master Instructor erano i miei giudici e che probabilmente ero una delle persone più giovani tra la folla piena di atleti di grande esperienza. Tuttavia, il mio allenamento mi aveva preparato bene. In piedi lì, mi sono reso conto che “domare” la Bestia aveva poco a che fare con il sollevare il kettlebell, ma aveva a che fare con il trovare la mia forza interiore. Non stavo combattendo la Bestia. Stavo combattendo contro me stesso. Domare la Bestia significava affrontare le mie paure e le mie insicurezze per dimostrare a me stesso che chiunque è capace di essere forte. Devi solo crederci.
Con ciò, ho lasciato Chicago come istruttore certificato StrongFirst. E a 20 anni e 65kg (142,5 libbre), sono diventato il Beast Tamer più giovane e leggero del mondo.
Nolan De Leon è un allenatore di forza e condizionamento presso Fukumoto Fitness con sede a Winnipeg, Manitoba (Canada). È un esperto di arti marziali, cintura nera di Sikaran Arnis, Tae Kwon Do e Shotokan Karate. Studente di scienze, Nolan ha conseguito la Laurea (Microbiologia-Biochimica) ed è un candidato al Master (Fisiologia e Fisiopatologia) con un forte interesse a coltivare una comprensione olistica del corpo umano e della malattia. Attualmente sta perseguendo una carriera in medicina promuovendo al contempo una vita sana attraverso l’esercizio, i movimenti funzionali e l’alimentazione.